Perché il Legamento crociato anteriore è così importante?

Il ginocchio deve la propria stabiltà, e al tempo stesso la propria capacità di movimento, alla presenza di numerose strutture, interne ed esterne all’articolazione.

Fondamentalmente queste strutture svolgono il ruolo di regolare il movimento articolare all’interno di determinati e precisi limiti.

Per quanto concerne il legamento crociato anteriore (LCA), si tratta di una struttura ligamentosa che si trova nel centro della articolazione e che contribuisce alla stabilità antero-posteriore e alla stabilità rotatoria, oltre che a quella medio-laterale.

La sua presenza quindi garantisce, insieme ad altre strutture, il fisiologico movimento articolare, mentre, per converso, la sua lesione comporta una alterazione della biomeccanica del ginocchio con conseguente sintomatologia clinica e, nel tempo, possibilità di degenerazione secondaria della cartilagine articolare.

Cosa succede se il Legamento crociato anteriore si lesiona?

Quando il LCA si rompe, l’equilibrio del ginocchio viene alterato. Il risultato? Un ginocchio instabile, che può provocare dolore, gonfiore e difficoltà nei movimenti. Nel lungo termine, una lesione del LCA può portare a una degenerazione precoce della cartilagine articolare, aumentando il rischio di artrosi.

Quali sono i sintomi della lesione del legamento crociato anteriore?

I sintomi di una lesione del legamento crociato anteriore (LCA) possono variare da persona a persona, ma in genere includono:

  • Dolore: Un dolore acuto e improvviso al momento dell’infortunio, spesso accompagnato da uno “schiocco” sentito all’interno del ginocchio.
  • Gonfiore: Il ginocchio si gonfia rapidamente nelle ore successive all’infortunio a causa dell’emorragia interna.
  • Instabilità: Sensazione di cedimento del ginocchio, come se potesse “cedere” da un momento all’altro.
  • Difficoltà nel camminare: Zoppia e difficoltà a caricare il peso sull’arto infortunato.
  • Blocco articolare: In alcuni casi, il ginocchio può bloccarsi in una posizione flessa o estesa.

È importante sottolineare che non tutti i pazienti sperimentano tutti questi sintomi. Alcuni potrebbero avvertire solo un leggero dolore o una sensazione di instabilità, mentre altri potrebbero avere sintomi più gravi.

Diagnosi

Come per buona parte della patologia ortopedica, la diagnosi si basa innanzitutto sui dati clinici: storia clinica, sintomatologia soggettiva ed esame obiettivo del ginocchio.

E’ quindi fondamentale la valutazione diretta del paziente e del ginocchio affetto.

Spesso è necessaria una rivalutazione clinica a distanza di due/quattro settimane, una volta cioè che il dolore, la flogosi e l’eventuale versamento si siano quantomeno parzialmente risolti.

In seguito si potranno eseguire esami strumentali per meglio definire la situazione clinica globale del ginocchio, come per esempio radiografie in carico, RMN ad alto campo e, in alcuni casi, l’esame TAC.

Ricostruzione del legamento

Diverse sono le tecniche chirurgiche utilizzabili, ma tutte riconducibili al concetto di ricostruzione del ligamento.

Il LCA può essere ricostruito utilizzando un trapianto. Si distinguono trapianti autologhi (in cui il tendine da utilizzare viene prelevato dal paziente stesso), trapianti omologhi (da donatore, anche definiti allograft) e artificiali.

Riabilitazione preoperatoria e postoperatoria

Una fase molto importante nel trattamento delle lesioni del LCA, indipendentemente dalla tecnica chirurgica necessaria, è quella relativa alla riabilitazione preoperatoria.

L’obiettivo è “portare” il paziente all’intervento nelle migliori condizioni possibili relativamente all’arco di movimento articolare, al dolore, al versamento intrarticolare, allo stato di flogosi, alla forza e resistenza e alla propriocezione.

Questa fase puo’ comportare differenti protocolli riabilitativi e può durare per tempi variabili da paziente a paziente, a seconda di diversi fattori che influenzano lo condizione clinica di ciascuno di essi.

Particolare importanza, nei casi di lesione del LCA, deve essere posta alla risoluzione della carenza di estensione, tipica delle prime fasi post-traumatiche, che, se non risolta, può complicare il recupero della articolarità nella fase post-operatoria, così come tutte le altre situazioni citate.

Inoltre, la riabilitazione nella fase preoperatoria avvicina il paziente agli esercizi che dovrà poi eseguire nel post-operatorio e che a quel momento egli già conoscerà, portando ad una maggiore confidenza e tranquillità nella fase riabilitativa post-chirurgica.

Se sospetti di aver subito una lesione del Legamento crociato anteriore, è fondamentale un consulto medico il prima possibile.

Presso la Clinica del Ginocchio del Poliambulatorio Fysiodelta di Parma, puoi effettuare un percorso multidisciplinare: valutazione fisioterapica, visita ortopedica specialistica, visita fisiatrica, trattamento conservativo pre e post chirurgico, riatletizzazione motoria, valutazione posturale clinica e strumentale.

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Chirurgo Ortopedico e traumatologo, Direttore sanitario

Nei primi anni post lauream ho svolto attività come Medico di Continuità Assistenziale, Medico del 118, sostituzione di Medici di Medicina Generale e di Pediatri di libera scelta.
Dal novembre 1999 ho iniziato attività, come Libero Professionista, nel campo della Ortopedia, con particolare interesse alla Chirurgia Artroscopica di Ginocchio e di Spalla e alla Chirurgia Protesica di Ginocchio e di Anca,
Da allora ho partecipato a numerosi Congressi e Corsi , sia nazionali che internazionali, in Italia, in Europa e negli Stati Uniti, anche come relatore; ho inoltre partecipato a diversi Cadaver Lab.
Ho da sempre svolto attività scientifica, particolarmente nell’ambito della chirurgia del ginocchio, con presentazioni a congressi ed alcune pubblicazioni su riviste scientifiche specializzate; ho inoltre partecipato alla stesura di alcuni capitoli di libri di Chirurgia Ortopedica sul Ligamento Crociato Anteriore e sulla Riabilitazione Ortopedica Post-Chirurgica (CIC ed. Internazionali)
Sono socio della SIOT (Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia) e della SIAGASCOT (Società Italiana Artroscopia Ginocchio Arto Superiore Sport Cartilagine Tecnologie Ortopediche)
Attualmente svolgo attività chirurgica di chirurgia maggiore presso la Casa di Cura Città di Parma (Parma) e il Val Parma Hospital (Langhirano), occupandomi prevalentemente di chirurgia del ginocchio (chirurgia protesica e traumatologia sportiva artroscopica); eseguo abitualmente interventi di chirurgia ambulatoriale in regime di day surgery (tunnel carpale, dito a scatto, rimozione mezzi di sintesi ed altro). Svolgo inoltre abitualmente attività clinica ambulatoriale sia a Parma e provincia, che a Reggio Emilia e Cremona.

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